Milan Inter in Champions League: torna il Derby di Milano per la Semifinale della Champions

Stadio di San Siro

Milan Inter in Champions League: la Sfida tra le due squadre milanesi è la prossima semifinale di Champions: una retrospettiva delle precedenti sfide

Il Derby di Milano è uno degli incontri più attesi nel mondo del calcio. Quando le due squadre della città, l’Inter e il Milan, si sfidano, la passione e l’entusiasmo dei tifosi raggiungono il culmine.

La Champions League è la competizione più prestigiosa del calcio europeo, e quando l’Inter e il Milan si sono qualificate per le semifinali, il Derby di Milano è diventato ancora più speciale.

Non è finita qui: la doppia sfida si svolgerà nel tempio del calcio mondiale dello stadio Meazza di San Siro, uno degli stadi più belli e prestigiosi al mondo, detto anche “La Scala del Calcio”, per sottolineare la concomitanza nella nostra città di due monumenti di livello mondiale (l’altro ovviamente è il Teatro La Scala).

Come sono arrivate alle semifinali di Champions le due squadre milanesi

L’Inter è una squadra con una grande tradizione nella Champions League. La squadra di Simone Inzaghi ha vinto la competizione tre volte, nel 1964 e 1965, quando si chiamava ancora Coppa dei Campioni e l’ultima nel 2010, con Mourinho e il famoso “triplete”, cioè la vittoria nello stesso anno di Campionato, Coppa Italia e Champions League (obiettivo mai centrato da nessun’altra squadra italiana nella storia del calcio). L’Inter è stata una delle squadre più forti nella competizione quest’anno. Nella fase a gironi si è qualificata come seconda nel girone del Bayern Monaco, eliminando nientemeno che il Barcellona. Successivamente negli ottavi di finale ha stroncato i portoghesi del Porto e ai Quarti i rivali del Benfica di Lisbona.

Veduta panoramica della curva nord nerazzurra, foto flickr, licenza creative commons

Veduta panoramica della curva nord nerazzurra, foto flickr, licenza creative commons

Il Milan, d’altra parte, ha vinto la Champions League ben sette volte, altro record al livello nazionale e seconda solo al grande Real Madrid, che di Champions ne ha vinte ben 14. Il Milan ha vinto la Coppa dei Campioni nel 1963, 1969, ma dopo una lunga pausa, ha trionfato ancora nel 1989, 1990, 1994, 2003 e l’ultima volta nel 2007, quando i rossoneri riuscirono a strappare il titolo al Liverpool, disputando la finale allo Stadio Olimpico di Atene (luogo che di pagine epiche ne ha viste parecchie!).

Veduta panoramica della curva sud rossonera, licenza creative commons

Veduta panoramica della curva sud rossonera, licenza creative commons

La squadra di Stefano Pioli ha vissuto un periodo altalenante negli ultimi anni, ma ha fatto un grande salto in avanti quest’anno in Europa. Dopo aver terminato secondi nel loro girone, alle spalle degli inglesi del Chelsea, il Milan ha eliminato gli inglesi del Tottenham Hotspurs di Kane negli Ottavi di finale e il Napoli ai Quarti.

Entrambe le squadre si affronteranno in un Derby di Milano nella Semifinale della Champions League. Un Derby che è già nella Storia del calcio italiano ed europeo già prima di iniziare. Sarà un incontro che attirerà l’attenzione di tutto il mondo del calcio e sarà trasmesso in mondovisione. Quindi possiamo essere orgogliosi del fatto che Milano sarà nuovamente al centro dell’attenzione di tutto il mondo.

Storia del Derby di Milano nella Champions League

Il Derby di Milano nella semifinale della Champions League si è già verificato nel 2003 e la doppia sfida la vinse il Milan. Fu una doppia partita combattutissima, ma non ci fu storia e i rossoneri conquistarono l’accesso alla Finale che poi vinsero contro la Juventus di Buffon. All’andata finì 0 a 0, ma al ritorno, in quella pazza semifinale, il Milan acciuffò la qualificazione in Finale, pareggiando 1-1 “fuori casa” e quindi passando il turno ai danni dei rivali di sempre. In quel match, che molti milanisti ricordano ancor più che della Finale, proprio perché eliminarono l’Inter, Shevchenko portò in vantaggio i rossoneri con un dribbling secco su Cordoba, dopo il passaggio di Seedorf e destro secco sotto la traversa a fulminare Francesco Toldo. Il Milan ebbe buon gioco a gestire, ma l’ingresso di Kallon e Martins sparigliò le carte. Il nigeriano pareggiò con sinistro sul primo palo, sfruttando una defaillance di Paolo Maldini e aprì a un assedio finale nerazzurro che tutti ricordiamo: fu il miracolo di Abbiati su destro ravvicinato a botta sicura di Kallon a regalare la finalissima di Manchester al Milan, vinta poi contro la Juve.

Tra l’altro anche quell’anno la sfida iniziale fu Milan-Inter, col ritorno Inter-Milan, e chissà che questa coincidenza di cabala non porti bene alla Milano rossonera! Ultima annotazione: è il ventennale di quella sfida, che si giocò il 7 maggio all’andata e il 13 maggio 2003 al ritorno. E anche quella volta si giocò a sei giorni di distanza, prima il mercoledì e poi il martedì. Esattamente come accadrà questa volta, dopo venti anni!

Il Derby della Vergogna del 2005

6 e 12 aprile 2005, altra sfida di nuovo a sei giorni di distanza (corsi e ricorsi!), però ai Quarti di Finale e anche quella volta la prima sfida fu Milan-Inter con il Milan a giocare la prima “in casa” (cosa non scontata, perché da sempre, a parità di reti segnate, i gol eventualmente segnati fuori casa contano doppio).

C’è tensione. Detto tra parentesi, all’appuntamento si presentano due squadre forti che inseguono in campionato la Juventus, che vincerà uno Scudetto che poi verrà cancellato dai libri di storia, per i vari scandali del club bianconero (l’ultimo è di quest’anno).

È una festa del calcio, San Siro si prepara a una passerella di nuovo in mondovisione, ma la Milano di parte nerazzurra ha sete di vendetta (sportiva) e vuole riscattarsi dalla semifinale persa due anni prima. Ci sono anche alcune dichiarazioni dei rispettivi presidenti che contribuiscono a non rasserenare gli animi: Galliani dice di non voler sfide con altre squadre italiane, quando c’è rimasta solo l’Inter come squadra italiana, mentre Moratti parla senza mezzi termini di rivincita del 2003 e carica il match di significati extrasportivi, con i conseguenti tradizionali sfottò tra le due tifoserie.

 

Mi auguro di tutto cuore di non incontrare squadre italiane nei quarti di finale di Champions League. Soprattutto non vorrei affrontare l’Inter perché per noi che viviamo a Milano sarebbe un vero inferno. Ricordo che la settimana del derby di Champions del 2003 per me è stata la peggiore di tutte a livello di tensione”. 

(Adriano Galliani)

 

“Diciamo che quella semifinale del 2003 ci è rimasta in mente. Adesso abbiamo in poche parole la possibilità di toglierci questo fastidio.”

(Massimo Moratti)

 

La partita di andata, sul campo, vede un perentorio e sacrosanto 2-0 del Milan ai danni dell’Inter, con gol di Stam e Schevchenko e questo carica ancor più di tensione la gara di ritorno.

Che infatti farà esplodere tutto.

Il petardo di Dida e la vittoria a tavolino del Milan

La sfida non delude le aspettative, le due squadre si affrontano a viso aperto, ma il Milan dà fin da subito l’impressione di avere un paio di cose in più: uno Shevchenko in grande spolvero ed un Dida in versione saracinesca.

L’Inter, che viene schierata da Roberto Mancini con un 4-2-3-1 nel quale Van der Meyde, Veron e Kily Gonzalez agiscono a supporto di Adriano, vede ogni suo tentativo venir respinto dal portiere brasiliano, mentre dall’altra parte è il fuoriclasse ucraino, allo scoccare della mezz’ora, a trovare l’intuizione che vale il vantaggio rossonero: prodezza balistica che potenzialmente può chiudere i giochi.

Gli uomini di Roberto Mancini, sotto di un goal, provano a reagire ed è un assalto, perché l’Inter deve segnare quattro gol per poter passare il turno. Il Milan resiste e prova a giocare di rimessa, il tutto mentre Dida continua a parare tutto. Cosa che rende doppiamente nervosa la Curva Nord interista.

La prova dell’estremo difensore brasiliano è praticamente perfetta, ma al 71’ anche lui deve capitolare: corner battuto dalla destra dal compianto Mihajlovic, il pallone attraversa tutta l’area piccola, arriva dalle parti di Cambiasso che di testa non sbaglia, approfittando tra l’altro di un’uscita tutt’altro che perfetta proprio di Dida. È la rete che in qualche modo potrebbe riaprire i giochi, anche se l’Inter ha bisogno a questo punto di un 4-1 per passare e ha meno di 20 minuti per poterlo concretizzare, ma l’arbitro tedesco Merk annulla e scoppia il finimondo.

Il goal sembra ai più da convalidare, ma il direttore di gara ha intravisto un presunto fallo di Cruz ai danni del portiere. La sua è una decisione che può far discutere e che scatena la rabbia di coloro che nel preciso istante dell’annullamento hanno già preso in cuor loro la decisione che darà alla sfida una svolta inaspettata: quel Derby non deve finire.

Dalla Curva Nord inizia a piovere di tutto e l’area rossonera diventa un vero e proprio tiro a segno dei tifosi di fede nerazzurra. Dagli spalti arrivano sul campo fumogeni come se piovesse ed uno colpisce proprio il portiere del Milan, Dida alla spalla destra. Il portiere viene accompagnato dai compagni lontano da quella zona diventata ormai pericolosa per essere sottoposto alle cure del caso e intanto è già chiaro a tutti che così non si può continuare.

Merk richiama tutti negli spogliatoi e i giocatori del Milan nel rientrare sono costretti ad evitare ogni tipo di oggetto che arriva sul terreno di gioco a velocità folle. Quello che doveva essere uno spettacolo straordinario, uno spot per Milano e per il calcio italiano, si è trasformato in quello che verrà ricordato da molti come il Derby della Vergogna.

Dopo il triplice fischio finale, nessuno potrà nascondere il proprio dispiacere. Non lo farà nemmeno Carlo Ancelotti che già sa che ad attendere il suo Milan ci sarà una vittoria per 3-0 a tavolino che vorrà dire passaggio del turno.

Ad uscire feriti da quella notte del 12 aprile 2005 saranno il calcio italiano e la sua immagine.

Come si preannuncia la doppia sfida di Semifinale di Champions tra Milan e Inter

Entrambe le squadre hanno giocatori di talento in ogni reparto. Entrambe le squadre hanno dato l’impressione di aver un po’ mollato in campionato, dando l’impressione di voler puntare tutta la stagione sulla Champions League. Soprattutto il Milan, mentre in più l’Inter è già sicura finalista di Coppa Italia e affronterà la Fiorentina nella finale del 24 maggio 2023 all’Olimpico di Roma.

L’Inter può contare su Romelu Lukaku, uno dei migliori attaccanti al mondo, e su Nicolò Barella, giovane centrocampista molto promettente. Ma anche il campione del mondo Lautaro Martinez è ormai un trascinatore di razza dell’attacco e insieme a Lukaku questa coppia è capace di non far dormire sonni tranquilli a nessuno.

Il Milan contrappone alla corazzata nerazzurra attaccanti come Giroud. Purtroppo Rafael Leão è infortunato e non potrà giocare. Ovviamente questo va a sparigliare le carte di mister Pioli, che perde uno dei possibili mattatori del match. Per la Milano rossonera si preannuncia quindi una prima sfida in salita, sperando che possa recuperare il campione portoghese per sfida di ritorno di martedì prossimo.

La partita sarà un’occasione per entrambe le squadre di dimostrare la propria forza nella competizione e di avanzare verso la finale. L’Inter cercherà di riscattare la squadra, ripensando sicuramente al 2003 e al 2005. Il Milan cercherà di tornare a vincere la Champions League, che è rimasta ormai l’unico obiettivo stagionale.

Cosa aspettarsi dalla partita

Sarà una partita molto tattica, con entrambe le squadre che cercheranno di sfruttare le proprie qualità. L’Inter cercherà di giocare un calcio più fisico e diretto, mentre il Milan cercherà di giocare un calcio più tecnico e di possesso palla. Le squadre si temono e si studieranno a fondo, prima di affondare le azioni. Speriamo solo che non ci sia nervosismo e che tutto si svolga in maniera corretta. Agonismo sì, ma senza scorrettezze e attenendosi al fair play. Questo è quanto speriamo noi tutti, che siamo appassionati di calcio, prima ancora che tifosi.

Come godersi il Derby di Milano

Il Derby di Milano nella semifinale della Champions League è un evento imperdibile per tutti i tifosi di calcio, non solo milanesi. Da un lato il calcio italiano torna a riscattarsi in Europa, dopo anni di crisi, culminati con l’esclusione della nazionale italiana di calcio dall’ultimo mondiale in Qatar. Questa partita sarà quindi anche un riscatto in chiave nazionale in tutta Europa e speriamo di non rivedere le scene del Derby della Vergogna del 2005. Raccomandiamo a tutti i tifosi sobrietà e sana competizione sportiva, improntata alla lealtà e al rispetto reciproco.

È arrivata anche la notizia ufficiale che il Derby di Milano in Champions sarà trasmesso in TV “in chiaro” sulle reti nazionali. Nella giornata del 28 aprile 2023 è giunto anche l’accordo per la cessione “in chiaro” al canale TV8, che trasmetterà la partita a partire dalle 19,30 del 10 maggio 2023. Inoltre, potrà essere visto, come da contratti TV sulla piattaforma online di Amazon Prime (a pagamento).

Il primo appuntamento della partita di andata è quindi fissato per mercoledì 10 maggio alle 20,45 e sarà sicuramente un grande spettacolo per tutti. La partita di ritorno si giocherà invece martedì 16 maggio 2023, con fischio d’inizio sempre alle 21 e collegamento TV a partire dalle 19,30. La diretta TV della partita di ritorno sarà trasmessa su Canale 5, a partire dalle 20,30, dopo il TG5.

La cronaca della partita di andata Milan Inter (0-2)

Primo tempo: è solo Inter

Il primo tempo di Milan-Inter è stato tutto nerazzurro. Entrambe le squadre premevano l’una contro l’altra, contestando ferocemente ogni centimetro del campo. Ogni passaggio era una lotta, mentre si scambiavano tiri profondi e cambi di campo, alla ricerca di un vantaggio che rompesse l’impasse. Poi, all’8′, l’Inter ha finalmente trovato l’apertura che cercava. Dzeko gira sul posto, sfruttando un mismatch con Calabria e mettendo i nerazzurri in vantaggio. Le cose sono migliorate per loro solo da lì. Appena tre minuti dopo, quello che può essere descritto solo come un brillante lavoro di squadra è culminato in un preciso assist di Lautaro Martinez per Mkhitaryan, che ha concluso il vantaggio dell’Inter. Il Milan ha provato a rientrare in partita spostando Brahim Diaz in un ruolo trequartista, ma i loro attacchi sul lato sinistro alla fine non hanno avuto la necessaria incisività. Nel frattempo, l’Inter è rimasta paziente e ha aspettato il suo tempo prima di colpire rapidamente in verticale ogni volta che ha ripreso possesso di palla. C’è stato anche un palo di Chalanoglu, che avrebbe potuto essere la spallata finale e per un pelo non è entrato. È stata una partita dominata dall’Inter e bisognerà aspettare e vedere se il Milan ha qualche risposta alla sua scintillante esibizione.

Secondo tempo: troppo timida la reazione dei diavoli rossoneri

Si riparte nel secondo tempo senza cambi e il Milan prova a recuperare.

Parte più aggressivo il Milan con il baricentro più alto. Si procura un paio di occasioni con Messias e Brahim Diaz, rendendo più rapida la verticalizzazione verso gli esterni una volta riconquistata la palla. Ma a risultare più pericolosa è ancora l’Inter con le transizioni veloci e l’intelligenza tattica di Dzeko.

Per l’Inter al 68′ entra Brozovic per Mkhitaryan con Chananoglu che va a fare la mezzala. Inzaghi cerca di aumentare il possesso palla per respirare e togliere alimento all’azione d’attacco del Milan. Al 70′ entra Lukaku per il migliore in campo Dzeko ed entra De Vrij per Dimarco. Forze nuove per mantenere di più la palla in avanti e per gestire Origi, entrato bene in partita.

Al 78′ Calhanoglu lascia per infortunio al suo posto Gagliardini, mentre Correa prende il posto di Lautaro Martinez che ha speso tanto nei corpo a corpo con la difesa milanista.

Cambi anche per Pioli per sostituire uomini che hanno dato tutto e cercare nuove energie: 82′ Kalulu e Pobega per gli esausti Calabria e Diaz. Ma nessuno dei cambi rossoneri porta la scintilla che sarebbe stata necessaria per riaprire l’incontro.

Considerazioni finali sulla partita di andata di Milan Inter di Champions League

Inzaghi ha preferito Chalanoglu a Brozovic e ha scelto di non cercare il palleggio prolungato, ma di privilegiare gli inserimenti dei centrali di centrocampo con il turco appunto ma anche con Barella e Mkhitaryan. Scelta azzeccata che sorprende il Milan e in tre minuti l’Inter chiude la pratica.

Il piano tattico del Milan non ha funzionato. L’assenza di Leao si è sentita e l’aggressione sugli esterni non ha fruttato grandi opportunità. Pioli non aveva però soluzioni in panchina per cercare di modificare il proprio assetto. Così l’Inter ha avuto gioco facile nel gestire il risultato, inserendo poco alla volta uomini votati più alla gestione che all’aggressione. Se il Milan nel secondo tempo ha creato qualche occasione da goal bisogna dire che di rimessa l’Inter ha avuto l’occasione di chiudere definitivamente il discorso.

Rimane una partita di ritorno, che può riservare sorprese soprattutto se il Milan riuscirà a recuperare l’unico giocatore in rosa in grado di cambiare le sorti della partita. Altrimenti Pioli dovrà inventarsi una soluzione completamente diversa per trovare la via del goal e avere una possibilità di conquistare la finale.

La cronaca della partita di ritorno Inter Milan (1-0)

Non è stata una passeggiata per l’Inter e si sapeva. Giocava Raphael Leao, non al 100% (e lo si è visto), ma ha comunque corso finché non è stato sostituito e ci ha messo cuore e gambe. Il Milan ha dimostrato comunque di essersi strameritato la semifinale di Champions League e finalmente il calcio italiano ha dato uno spettacolo anche di fair play, nonostante le ovvie scaramucce tra giocatori in campo. Nella partita di andata l’Inter, con due gol all’8 e all’11 minuto aveva chiuso i conti di quella partita e il Milan ha provato a fare la stessa cosa, quando nei primi dieci minuti ha inanellato due occasioni che potevano cambiare la faccia della partita e della sfida intera. Proprio all’8 minuto, un tiro di Brahim Dizìaz ha impegnato Onana, che, nonostante fosse “impallato” da un compagno di squadra non si è fatto sorprendere e ha parato un tiraccio molto insidioso. Fosse entrata quella palla, avremmo visto tutto un altro match. E ancora al 37′ un tiro di Raphael Leao da posizione angolata sul secondo palo ha sfiorato il gol e anche in quel caso staremmo a parlare di tutto un altro match. Ma il calcio è fatto anche di episodi, fortuiti e fortunosi e quelle due palle non sono entrate. Anche l’Inter ha avuto, specularmente un paio di occasioni che avrebbero potuto chiudere ben prima del gol di Lautaro la partita. Solo un minuto dopo l’occasione di Leao, è Dzeko che ha una grossa occasione, ma anche qui il portiere Maignan salva il risultato sullo 0-0. Il gol di Lautaro al 28′ del secondo tempo non è altro che il suggello finale a una superiorità tattica generale dell’Inter sui rivali rossoneri. Ed è anche un piccolo capolavoro, dove far passare la palla tra il palo e la gamba di Maignan è stata una magia che solo un campione del mondo come Lautaro Martinez poteva fare. Il Milan non ha da recriminare, se non ammettere l’oggettivo merito dell’Inter. Dopo due sfide storiche in Champions League nelle quali il Milan aveva trionfato (2003 in semifinale e 2005 ai quarti), come abbiamo visto in precedenza, è l’Inter ad approdare alla finale di Istanbul del 10 giugno. Corsi e ricorsi, si dirà: nel 2010 l’Inter vinse il triplete proprio con la finale di Istanbul.

La FAQ della Semifinale di Champions League tra Milan e Inter

Quali sono i risultati passati tra l’Inter e il Milan nella Champions League?

L’Inter e il Milan si sono affrontati in due doppie sfide (quattro volte) nella Champions League. La prima nel 2003 con due pareggi, ma per i gol fatti fuori casa passò il turno il Milan, che poi quell’anno andò a vincere la Champions, battendo in Finale la Juventus. Nel 2005 ai Quarti di Finale passò il turno il Milan che vinse entrambe le partite: la prima all’andata “in casa” per 2-0, con gol di Stam e Schevchenko; la seconda a tavolino per 3-0 dopo i fatti del Derby della Vergogna.

Quali sono i giocatori chiave per l’Inter nel Derby di Milano?

  • I giocatori chiave per l’Inter nel Derby di Milano sono Romelu Lukaku e Lautaro Martinez.

Quali sono i giocatori chiave per il Milan nel Derby di Milano?

  • I giocatori chiave per il Milan nel Derby di Milano sono Olivier Giroud e Rafael Leão.

Dove posso guardare il Derby di Milano in televisione?

Il Derby di Milano di Champions sarà trasmesso in televisione “in chiaro” sul canale televisivo nazionale TV8 e anche sulla piattaforma a pagamento Amazon Prime. Ci saranno ampi speciali di introduzione alle due partite di andata e ritorno e il collegamento partirà già alle 19,30 su Amazon Prime, mentre anche per quanto riguarda la telecronaca “in chiaro”, il collegamento inizierà a partire dalle 19,30 del 10 maggio 2023.

Quali sono le probabilità di vincere della squadra favorita?

Non c’è una squadra favorita, specialmente quando si parla di Derby stracittadino, che esula dalle dinamiche e dalle valutazioni fatte “sulla carta”.

Per chi tifa lo Staff dei vostri AN Hotels?

Il nostro Staff è quasi equamente suddiviso nel tifo tra le due squadre milanesi e quindi anche in albergo c’è una bella commistione, ma sempre improntata alla lealtà e al rispetto reciproco.

Dove dormire dopo il Derby di Milano di Champions League?

Al Meazza stasera si preannuncia il tutto esaurito con il record di incassi nazionale assoluto della storia del calcio italiano. Nei giorni scorsi si sono sentite voci di prezzi assurdi dei biglietti, con picchi che hanno raggiunto le quattro cifre in euro. Stessa cosa è successa alle stanze d’albergo e questa cosa non va bene, perché speculare non fa bene a nessuno, tantomeno agli operatori del settore.

Sappiamo che sia il Milan che l’Inter godono di un seguito al livello nazionale e che hanno tifosi sparsi in tutta Italia e che molti verranno a vedere la partita partendo dalle regioni del centro e sud Italia e affrontando il viaggio in autostrada in auto o in autobus in gruppi organizzati dai vari Club. Sono tantissimi i tifosi che partono dall’Emilia-Romagna, dalla Toscana, dall’Umbria, Marche, Lazio. Dopo la partita vi suggeriamo di non intraprendere un viaggio di rientro stancante notturno. I nostri due AN Hotels, AN Hotel Dépendance Melegnano e AN Hotel Melegnano a tre stelle vi aspettano per ritrovare le energie e per riposarvi dopo la partita. Il nostro AN Park Hotel ibis Styles Settala a quattro stelle è situato invece sulla direttiva di rientro per i pullman di tifosi che provengono dal Triveneto, fino al Friuli Venezia-Giulia. Le nostre confortevoli camere dei nostri AN Hotels sapranno essere il vostro rifugio ideale dopo le emozioni del Derby di Milano di Champions League.

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